L'IRRIPETIBILE UNICITÀ DI POSSEDERE UN CICLO DI AFFRESCHI
VR ASSET MANAGEMENT, la ART Advisory Division, presenta un assoluto unicum storico in esclusiva mondiale: THRONUS ABSCONDITUS. Si tratta di un ciclo pittorico manieristico di affreschi a strappo del XVI Secolo, perfettamente conservato ed eccezionalmente integro, capolavoro del Pellegrino Tibaldi, datato tra il 1570 e il 1580.
Thronus Absconditus è un ciclo di affreschi a strappo composto da quattro (4) pannelli centrali, ornati da grottesche ispirate alle decorazioni Pompeiane e della Domus Aurea, incorniciati da coppie di divinità maschili seminude e da figure femminili monocrome collocate entro nicchie.
Il ciclo di affreschi staccati, conservato mediante la tecnica dello strappo, rappresenta il banchetto perfetto degli dèi olimpici, proposto come compendio armonioso e misurato della mitologia divina.
VNICVM
VR OFFRE SUPPORTO NELLA COSTITUZIONE DEGLI STRUMENTI
DI POSSESSO E GESTIONE PATRIMONIALE
VR ASSET MANAGEMENT, in qualità di curatore strategico del ciclo di affreschi Thronus Absconditus, offre un protocollo di garanzia globale perfettamente strutturato e definito per qualsiasi entità desideri acquisire il capolavoro, con l’obiettivo di strutturare una Fondazione di diritto italiano che assicuri una gestione ottimale del bene - un’opportunità consolidata nel contesto del Patrimonio Culturale Italiano, dove la normativa favorisce l’integrazione tra iniziativa privata e interesse Pubblico.
Tutti gli strumenti e i processi necessari alla tutela del bene e degli aspetti connessi vengono messi a disposizione degli acquirenti beneficiari, dalla costituzione dell’entità giuridica alla custodia, fino a tutte le operazioni accessorie e successive. In base al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto Legislativo n. 42/2004), i beni vincolati - dichiarati di Interesse Storico e Artistico ai sensi dell’Articolo 10 - impongono ai proprietari privati obblighi di conservazione (Articolo 30), aprendo tuttavia anche possibilità di valorizzazione che possono essere delegate a soggetti quali le fondazioni.
Queste ultime, disciplinate dal Codice Civile Italiano (Articoli 14 e seguenti), rappresentano veicoli ideali per trasformare un’opera d’arte privata in un bene culturale sostenibile, capace di attrarre risorse e garantire una fruizione perpetua.
Nel campo della conservazione e della Storia dell’Arte, il termine affreschi staccati si riferisce a dipinti murali che sono stati fisicamente separati dal loro originario supporto architettonico. Tra le diverse procedure di distacco, la tecnica dello strappo - sviluppata e sistematizzata in Italia tra il XVIII e il XIX secolo, consiste nella delicata rimozione dello strato pittorico dell’affresco mediante l’applicazione di teli incollati con colla animale, successivamente sollevati. Questo processo trasferisce la sottile superficie dipinta, spesso insieme all’intonaco preparatorio, su un nuovo supporto come la tela.
Se in origine tale metodo era concepito come mezzo per salvare opere minacciate dal degrado strutturale o dalle trasformazioni urbanistiche, la tecnica dello strappo è stata anche criticata per l’alterazione irreversibile dell’integrità materiale dell’opera e per la sua separazione dal contesto architettonico. Nella letteratura scientifica e nella prassi museale, pertanto, si incontra frequentemente l’espressione “affreschi rimossi con la tecnica dello strappo”, che mette in evidenza sia la procedura conservativa sia le implicazioni storico-artistiche del distacco.
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